“Ho letto con molto imbarazzo che la commissione Cultura del Comune di Perugia ha approvato un ordine del giorno che chiede lo spostamento di un cippo che commemora la marcia su Roma del 1922. Ma sembra che al consigliere di Forza Italia Tracchegiani, che ha proposto l’intervento, questo non basti e voglia anche illuminarlo mettendo una freccia verso Roma. Da parte mia nessun tentativo di negare la storia, ma commemorare uno dei momenti più drammatici e devastanti della storia d’Italia, arrivando addirittura a parlare di ‘valorizzazione’, è inaccettabile”. Lo afferma in una nota la senatrice del Pd Valeria Cardinali, commentando un articolo apparso sull’Huffington Post.
“L’antifascismo è nel dna di Perugia e la città non può rimanere indifferente davanti ad atti di questo genere. Quel monumento – spiega la senatrice del Pd – aveva già una sua collocazione dignitosa che ricordava la marcia, perciò spostarlo al centro della nuova rotonda appare una inutile, nonché una grave provocazione. L’apertura di nuove sedi di Forza Nuova, ‘il fastidio’ per la canzone Bella Ciao come colonna sonora della mostra sulla Resistenza, cambiare il nome alla scuola che era stata intitolata a Mario Grecchi, il rifiuto di ricordare Ilvano Rasimelli come ‘partigiano’ perché ritenuta una definizione ‘divisiva’, sono alcuni degli episodi a cui abbiamo assistito in questo ultimo anno, troppo spesso sottovalutati e liquidati come fenomeno di costume ma che in realtà sono segnali di un tentativo goffo e maldestro di riscrivere la storia.
Non entro del merito dei singoli interventi dell’amministrazione comunale e in questo caso il punto non è capire se quel cippo possa tecnicamente essere spostato oppure no, o cosa ne pensi la Sovrintendenza. Il punto è contrastare con ogni mezzo un disegno politico che si va configurando di mese in mese, coinvolgendo nelle iniziative anche associazioni come l’Anpi che possono sensibilizzare la cittadinanza su cosa abbiano rappresentato quegli anni per l’Italia e per la nostra città. Sono convinta – conclude Cardinali – che i perugini non intendevano questo quando, in occasione delle ultime elezioni amministrative, hanno chiesto un grande cambiamento portando la destra nella maggioranza di governo. La città deve reagire per impedire di dar seguito a questa scellerata iniziativa”.