Sto rientrando da una missione a Baku, in Azerbaijan, dove in delegazione parlamentare con il presidente della commissione politiche Unione Europea del Senato, Vannino Chiti e altri due colleghi, ho trascorso due giornate dense di importanti incontri istituzionali: il presidente della Repubblica Ilham Aliyev, il ministro agli Esteri, la commissione parlamentare Esteri, lo speaker dell’Assemblea nazionale, il presidente della State Oil Company of the Republic. Italia e Azerbaijan sono impegnate per rafforzare la cooperazione tra i loro parlamenti nell’ambito di un rapporto positivo tra i due paesi, con interessi comuni in campo energetico e culturale.
Abbiamo anche visitato il cimitero dei Martiri, il Centro culturale di Heydar Aliyev disegnato dall’architetto Zaha Hadid (101.801 mq, un edificio bellissimo, 40.000 mq di copertura realizzata da un’impresa italiana e all’interno design italiano!) e incontrato il Gruppo parlamentare d’Amicizia Italo-Azera. C’è una grande considerazione dell’Italia, siamo il primo partner commerciale dell’Azerbaijan, c’è tanto Made in Italy e opportunità per le imprese del nostro Paese, alcune delle quali già stanno collaborando in progetti importanti.
Un aspetto da sottolineare dell’Azerbaijan è che si tratta di un paese a maggioranza musulmana, ma laico che si sta impegnando per costruire un partenariato strategico con l’Unione Europea. Abbiamo riscontrato progressi sul piano dei diritti umani e ci auguriamo si vada avanti su questa strada. Tutti ci hanno rappresentato la difficile questione Nagorno Karabakh che ci auguriamo sia gestita con l’Armenia attraverso una trattativa di pace e in coerenza con i principi e le Risoluzioni delle organizzazioni internazionali.
Il recente incontro tra i presidenti dell’Azerbaijan e dell’Armenia e l’impegno a rivedersi prossimamente vanno in questa direzione. Italia, Ue e comunità internazionale devono sostenerlo.