Il comitato umbro per Andrea Orlando

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“Aperto, plurale e capillare”: si costituisce il comitato umbro per Andrea Orlando segretario del Partito Democratico.

PERUGIA – Un Pd plurale, progressista, perno di un centrosinistra vero, europeista, riformista, unito. È quello che chiedono, anche dall’Umbria, i sostenitori della candidatura di Andrea Orlando a segretario del Partito Democratico, che questa mattina, in conferenza stampa nella sede del Pd a Perugia, hanno presentato la squadra che avrà il compito di guidare la marcia verso le primarie del 30 aprile.

Il primo appuntamento, ospite il Guardasigilli che illustrerà i contenuti della sua mozione “Unire l’Italia, unire il Pd”, è già fissato per giovedì 16 marzo alle 21 alla sala dei Notari a Perugia. “Il 4 dicembre ha segnato per noi uno spartiacque – ha sottolineato la coordinatrice regionale del comitato Valeria Cardinali – e le urne ci hanno restituito un’articolazione del voto molto particolare”. Due i dati che richiamano una riflessione più urgente: “il 70% dei giovani ha votato no e dalle periferie, dove sin dagli anni ’80 la politica ha difficoltà a dare risposte nei tempi giusti, è arrivato un segnale negativo”.

Da qui la necessità di un confronto sui contenuti, sui temi, sui progetti per il Paese, che Orlando ha sollecitato in direzione nazionale proponendo l’organizzazione di una conferenza programmatica, ma “la sua proposta – ha ricordato Cardinali – è stata liquidata con una battuta”. Si è dato, allora, vita a un percorso ambizioso, “partito dal basso e che sta mobilitando sempre più persone intorno a un progetto che non nasce contro qualcuno ma per amore del Pd”.

La scelta di sostenere Orlando – ha assicurato Cardinali – non è una scelta fatta contro chi sostiene Renzi. Rimangono immutati il rispetto per le posizioni altrui, il sostegno alle istituzioni, soprattutto se a guida Pd, i rapporti personali”. “I contatti sul territorio si moltiplicano, anche tra chi si era isolato e aveva smesso di portare il proprio contributo – ha spiegato la senatrice – e che oggi ci vuole dare un’altra possibilità; in Parlamento la mozione Orlando conta sul sostegno di 100 parlamentari di diverse sensibilità ma che si riconoscono nell’ambizione di fare un Pd diverso, inclusivo, plurale e che sia perno di un centrosinistra vero, forte, di cui c’è un grande bisogno in Italia e in Europa”.

La parola d’ordine è unire. E quella di Orlando “è una candidatura che unisce, che ritiene le differenze un valore”, che crede nel dialogo e nell’ascolto, nella convinzione che “se non si è inclusivi, se non si riesce a riallacciare il rapporto con alcune realtà – secondo Cardinali – si rischia di lavorare sulle ceneri”. “Il governo ha fatto cose importanti – ancora la senatrice perugina – ma non ha saputo comunicare abbastanza le cose buone, non si è saputo portare avanti percorsi di ascolto e partecipazione e soprattutto non si è stati in grado di correggere gli errori”.

La scissione? “Una sconfitta per tutti, anche se la responsabilità non è sempre da una parte sola”. Ora “dobbiamo recuperare – parola di Cardinali – il senso di alcune parole e alcuni concetti che abbiamo usato senza profondità, come sinistra, innovazione, merito – che non funziona se non ci sono le stesse opportunità e le stesse condizioni di partenza per tutti – ambiente, ridistribuzione del reddito; dobbiamo ricollocare il Pd e restituire al Pd la sua natura. Dobbiamo recuperare capacità di ascolto, senza la quale diventa complicato essere forza riformista e progressista; dobbiamo separare la figura del premier da quella del segretario, perché il Pd ha bisogno di cura, di tempo, di attenzione; dobbiamo tornare ad essere il riferimento che gli elettori ci chiedono di essere e rappresentare una barriera ai populismi; dobbiamo impegnarci perché l’Europa non sia solo il bersaglio rispetto alle difficoltà che i Paesi europei vivono”.

Il bello dei congressi – ha fatto eco Stefano Fancelli – è che se fatti in maniera laica aprono una nuova stagione e noi ne abbiamo bisogno. Non ci serve un maquillage, ma un cambio di rotta”. In Umbria, dopo la costituzione dei comitati provinciali, si è dato vita a una cabina di regia regionale che tiene conto delle diverse sensibilità che hanno scelto di sostenere la corsa di Orlando alla segreteria.

L’obiettivo è essere aperti, plurali, capillari ma non ingessati: il lavoro da fare è tanto, non siamo qui per una battaglia di testimonianza ma per un progetto ambizioso, per costruire qualcosa da mettere a disposizione, e abbiamo bisogno di tutti”.

A guidare la squadra, dunque: Valeria Cardinali, Michelangelo Grilli, Gianluca Rossi, Wladimiro Boccali, Antonello Chianella, Rita Zampolini, Stefano Fancelli, Claudia Bastianelli, Leopoldo Di Girolamo Sindaco, Nando Mismetti, Alfio Todini, Gionata Moscoloni, che sarà responsabile della segreteria tecnica; a coordinare l’organizzazione nei tre collegi in cui è divisa l’Umbria per il congresso saranno Francesco Giacopetti, Alfio Todini e Carlo Emanuele Trappolino.

Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, dopo l’evento di presentazione con Orlando alla sala dei Notari, a Perugia – una scelta non casuale – si moltiplicheranno le iniziative sul territorio, anche con ospiti nazionali. Al comitato, in conferenza stampa, ha portato i suoi saluti e fatto i suoi auguri il segretario regionale Giacomo Leonelli. “Sono qui – ha detto – e sarò alla presentazione degli altri comitati, di quello per Emiliano e ovviamente di quello per Renzi, il candidato che sosterrò a questo congresso, perché sono il segretario di tutti e perché credo che il congresso debba essere un momento di costrutto e di confronto, nella massima dialettica e serenità. Del resto siamo tutti del Pd e dal 1 maggio dovremo lasciare da parte le divisioni e lavorare tutti insieme per il bene del Pd e del Paese, così come auspicano i nostri elettori”.

 

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Conferenza stampa di presentazione del Comitato Umbro per Andrea Orlando

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